Il disturbo d’ansia generalizzato è caratterizzato da preoccupazioni persistenti ed eccessive che si manifestano per la maggior parte dei giorni per almeno sei mesi, a riguardo di una quantità di eventi o di attività (come prestazioni lavorative o scolastiche).
L’ansia poggia le sue basi su un meccanismo fisiologico chiamato attacco-fuga che si attiva quando ci troviamo di fronte ad un pericolo ed è accompagnato da una serie di risposte fisiologiche (aumento del battito cardiaco, respiro più rapido, tensione muscolare, stato di allerta) che mettono nella condizione di attaccare o di fuggire.
Fra tutti i fattori che generano ansia quello più insidioso è l’ansia stessa: il soggetto ansioso teme la sola idea di provare ansia, ciò genera ansia e mette in moto un circolo vizioso.
La ricerca scientifica ha dimostrato che la terapia cognitivo comportamentale è la più efficace per il trattamento di questo tipo di disturbo, mostrando risultati almeno uguali o superiori agli psicofarmaci, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.
Il trattamento prevede i seguenti punti:
Le sedute, in una fase iniziale del percorso, vengono fissate solitamente con una cadenza settimanale per poi essere gradualmente ridotte a seguito dal raggiungimento e consolidamento di obiettivi concordati tra utente e terapeuta.
Il soggetto, infatti, svolge un ruolo attivo nella risoluzione del proprio problema e con l’aiuto del terapeuta apprende delle modalità di pensiero e di comportamento più funzionali, spezzando così i circoli viziosi che concorrono al mantenimento della sintomatologia ansiogena.
La psicoterapia è finalizzata al trattamento di disturbi psicopatologici di diversa gravità, che possono andare dal disagio personale, attacchi d’ansia, a quadri clinici più complessi e invalidanti.
Avvalersi di una consulenza psicologica e seguire un percorso di psicoterapia, non è indice di debolezza, ma rappresenta una coraggiosa assunzione di responsabilità al cambiamento.