Depressione e disturbi dell’umore
Nel soggetto sano il tono dell’umore è solitamente stabile, con oscillazioni temporanee verso l’alto o verso il basso in funzione di avvenimenti esterni (per esempio un successo, una promozione, una sconfitta o una perdita).
Nel soggetto che soffre di un disturbo del tono dell’umore, invece, l’umore è soggetto ad oscillazioni verso l’alto, come nella mania, o verso il basso, come nella depressione, in modo sproporzionato agli accadimenti o indipendentemente da essi.
I principali disturbi del tono dell’umore sono i seguenti:
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- Depressione: si manifesta con alcuni di questi sintomi: sentimenti di profonda tristezza, colpa ed apprensione, sensazione che nulla abbia più valore, tendenza all’isolamento e all’apatia, autocritica, irritabilità, mancanza di speranza e pianto, pensieri negativi e idee di morte, perdita di interesse e di piacere nelle attività quotidiane, disturbi del sonno o dell’appetito, scarso desiderio sessuale.
Può manifestarsi con diversi livelli di gravità ed è consigliato un intervento clinico quando i suoi sintomi sono molto intensi, provocano una forte sofferenza e durano da più di sei mesi. - Distimia: è un disturbo caratterizzato da depressione cronica più lieve nei sintomi rispetto alla depressione maggiore, ma prolungata nel tempo (almeno due anni).
- Disturbo bipolare: è caratterizzato dall’alternanza di episodi maniacali/euforici (aumento del livello di attività in ambito lavorativo, sociale o sessuale, logorrea, impressione soggettiva che i pensieri si succedano velocemente, diminuito bisogno di sonno, elevata autostima, facile distraibilità, eccessivo coinvolgimento in attività piacevoli potenzialmente dannose, scarso giudizio) a episodi depressivi.
Il disturbo bipolare di tipo II si differenzia dal disturbo bipolare di tipo I per la presenza di sintomi ipomaniacali, quindi meno gravi ed intensi, con una ridotta compromissione sul piano sociale e lavorativo del soggetto. - Ciclotimia: è una forma clinica più lieve rispetto al disturbo bipolare caratterizzata dalla presenza di sintomi ipomaniacali e depressivi di moderata intensità, per una durata di almeno due anni.
- Depressione: si manifesta con alcuni di questi sintomi: sentimenti di profonda tristezza, colpa ed apprensione, sensazione che nulla abbia più valore, tendenza all’isolamento e all’apatia, autocritica, irritabilità, mancanza di speranza e pianto, pensieri negativi e idee di morte, perdita di interesse e di piacere nelle attività quotidiane, disturbi del sonno o dell’appetito, scarso desiderio sessuale.
I disturbi dell’umore costituiscono una categoria diagnostica ampiamente diffusa; si stima che il 20% della popolazione, nel corso della vita, vada incontro ad episodi depressivi o maniacali. La depressione maggiore è il disturbo mentale più diffuso (World Health Organization, WHO, 1998). Ne soffre, infatti, una percentuale compresa tra il 10 ed il 15 percento della popolazione, con una diffusione maggiore tra le donne.
La psicoterapia a orientamento cognitivo comportamentale è riconosciuta come un trattamento particolarmente efficace, soprattutto se in associazione alla terapia farmacologica. Diversi studi evidenziano che circa il 75% dei pazienti depressi ha una significativa diminuzione dei sintomi entro le prime 20 sedute di psicoterapia. Nel caso in cui alla psicoterapia è associato un trattamento farmacologico, la riduzione della sintomatologia si verifica nell’85% dei casi.
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