Depressione: riconoscerla per affrontarla
Depressione: riconoscerla per affrontarla
La depressione é un disturbo dell’umore e rappresenta una delle principali cause di cattive condizioni di salute e di disabilità nel mondo.
Qualsiasi individuo, sollecitato da un evento negativo che comporti una perdita oppure un cambiamento di vita significativo, tenderà a sperimentare un vissuto di tristezza e malinconia; queste sensazioni tendono a diminuire gradualmente e portano verso l’accettazione della nuova condizione e a un disinvestimento emotivo.
Il disturbo depressivo, se non trattato, si insinua giorno dopo giorno e interferisce con il normale svolgimento delle attività quotidiane causando un marcato dolore sia alla persona colpita sia a chi vive a stretto contatto con lui.
Il soggetto che soffre di depressione si sente paralizzato, avverte la sensazione di non avere le forze fisiche, emotive e mentali per affrontare talvolta anche le più piccole mansioni quotidiane. Può inoltre causare perdita di energia e di appetito, cambiamenti del ritmo sonno-veglia e si accompagna spesso ad ansia, irritabilità, minore concentrazione, difficoltà nel prendere le decisioni, senso di colpa e pensieri autolesionistici.
I pensieri che accomunano i soggetti che soffrono di depressione sono spesso caratterizzati dalla credenza di essere deboli di carattere e di meritarsi questa condizione come se essa rappresentasse una sorta di punizione inflitta per delle colpe personali.
La depressione non ha nulla a che vedere con tutto ciò: si tratta infatti di un disturbo psicologico, molto frequente, che causa un forte livello di sofferenza e disabilità nella popolazione.
È un problema di cui non ci si deve vergognare e che non dipende minimamente dalla forza di volontà.
Riconoscere i sintomi della depressione rappresenta il primo passo per rivolgersi ad un professionista e iniziare un trattamento indicato.
Le linee guida dell’APA (American Psychiatric Association), stilate sulla base di rigorose revisioni della letteratura scientifica, indicano che la psicoterapia cognitivo-comportamentale ha la stessa efficacia degli psicofarmaci nel trattamento della maggior parte delle forme di depressione ed inoltre è più efficace di questi ultimi nella prevenzione delle ricadute: la psicoterapia continua ad essere efficace anche a seguito della sua conclusione, al contrario della sospensione degli psicofarmaci.
In alcune situazioni si considera opportuno associare alla psicoterapia una terapia farmacologica.
Un fondamentale obiettivo terapeutico consiste nel portare il paziente ad acquisire una maggiore consapevolezza circa l’eziopatogenesi dei propri disturbi, riconoscendo i fattori predisponenti, i fattori precipitanti e i fattori che concorrono al mantenimento delle problematiche.
La psicoterapia è così finalizzata a incrementare le capacità di riflessione e potenziare le risorse del soggetto che apprende gradualmente delle strategie di auto-aiuto che permettono di mantenere stabili i risultati ottenuti.
Dr.ssa Chiara Frassoni