DISTURBI DEL DESIDERIO SESSUALE
I disturbi del desiderio sessuale ipoattivi sono caratterizzati da fantasie sessuali e desiderio di attività sessuale persistentemente o ricorrentemente carenti (o assenti).
Lo scarso desiderio sessuale può essere situazionale e limitato ad un partner o ad una attività sessuale specifica (per esempio al rapporto sessuale, ma non alla masturbazione) oppure può essere globale e includere tutte le forme di esperienze sessuali.
L’organizzazione nervosa che innesca il desiderio sessuale è simile a quella che provoca la fame, la sete e il bisogno di dormire e dipende da una rete di centri e circuiti nervosi specifici che possono inibire o attivare tale pulsione. Le connessioni che questi centri nervosi hanno con altre aree cerebrali sono sensibili ad una serie di forze interne ed esterne all’individuo che possono intensificare o inibire la libido.
I centri della sessualità sono molto sensibili agli ormoni, soprattutto al testosterone che ha un ruolo centrale nell’iniziazione della libido, nell’eccitazione centrale e sembra favorire le fantasie sessuali.
Il desiderio sessuale è profondamente influenzato da componenti intrapsichiche, relazionali e socioculturali.
I fattori che contribuiscono ad influenzare negativamente il livello del desiderio sessuale possono essere identificati negli apprendimenti culturali (la società di riferimento considera il rapporto sessuale piacevole o peccaminoso?) che vanno a condizionare i pensieri del soggetto relativi alla sessualità e le sue fantasie; le esperienze personali negative e le emozioni associate ad esse e i periodi di vita caratterizzati da stress o rabbia.
Il basso desiderio sessuale potrebbe essere un sintomo di depressione e tale condizione deve essere trattata per prima.
Spesso il desiderio sessuale ipoattivo è di matrice relazionale e le cause possono essere individuate nelle mancanza di attrazione verso il partner, nelle scarse abilità sessuali del partner, nei conflitti di coppia, nelle soluzioni passivo-aggressive degli squilibri di potere, e nell’incapacità di fondere i sentimenti di amore e tenerezza con il desiderio sessuale.
È importante fare una diagnosi differenziale con il disturbo da avversione sessuale che, invece, è caratterizzato da persistente ed estrema avversione ed l’evitare tutti (o quasi tutti) i contatti sessuali genitali con un partner sessuale.
Il paziente con avversione sessuale, a differenza di quello con desiderio sessuale ipoattivo che non prende l’iniziativa sessuale ma è solitamente recettivo, prova avversione e disgusto o paura per tutto ciò che è sessualmente connotato, anche solo a livello immaginativo. (Dèttore, 2001).
Il trattamento che si è mostrato maggiormente efficace nel trattamento dei disturbi del desiderio sessuale è quello risultante dall’integrazione della terapia comportamentale, cognitiva e sistemica (Pridal e LoPiccolo, 2000).