FOBIE
La fobia specifica consiste nella paura marcata e persistente, eccessiva o irragionevole, provocata dalla presenza o dall’attesa di un oggetto o situazione specifici (per esempio volare, le altezze, animali, iniezioni, vedere il sangue).
L’esposizione allo stimolo fobico quasi invariabilmente provoca una risposta ansiosa immediata che può prendere forma di attacco di panico situazionale o sensibile alla situazione.
La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole.
La situazione fobica viene evitata oppure sopportata con intensa ansia o disagio.
L’evitamento, l’ansia anticipatoria o il disagio nella situazione temuta interferiscono in modo significativo con la normale routine della persona, con il funzionamento lavorativo (o scolastico), o con le attività o le relazioni sociali, oppure è presente disagio marcato per il fatto di avere la fobia.
La fobia sociale consiste nella paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali o prestazionali nelle quali la persona è esposta a persone non familiari o al possibile giudizio degli altri. L’individuo teme di agire (o di mostrare sintomi d’ansia) in modo umiliante o imbarazzante.
La ricerca scientifica ha dimostrato che la terapia cognitivo comportamentale è la più efficace per il trattamento delle fobie, mostrando risultati almeno uguali o superiori agli psicofarmaci, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.