Trattamento dell’insonnia
Trattamento dell’insonnia
Insonnia: si stima che in Italia siano oltre quattro milioni gli insonni cronici e di questi più della metà assume farmaci ipnotici. Numerose evidenze scientifiche indicano che la Terapia Cognitivo-Comportamentale dell’ insonnia presenta un elevato grado di efficacia paragonabile a quella dei farmaci ipnoinducenti.
Che cos’è il sonno e perché l’essere umano ha bisogno di dormire?
Il sonno può essere definito come uno stato prontamente reversibile di ridotta reattività e ridotta interazione con l’ambiente. L’essere umano, in media, passa un terzo della vita a dormire, e un quarto di questo tempo in uno stato di sogno attivo.
Il sonno è un aspetto fondamentale della nostra vita!
La maggiore parte delle conoscenze circa l’importanza del sonno deriva dall’esperienza di soggetti che hanno partecipato ad esperimenti relativi alla deprivazione del sonno; da tali studi emerge che le persone deprivate del sonno non funzionano in maniera appropriata durante il giorno. Un buon sonno quindi è alla base di un buon funzionamento diurno.
Il sonno è necessario per il recupero tissutale, infatti, mentre dormiamo la muscolatura stanca recupera e sintetizza proteine. Dormire è inoltre molto importante per recuperare l’energia mentale.
Tra gli effetti più importanti della deprivazione del sonno ricordiamo infatti la riduzione dei livelli di attenzione, il disorientamento e i problemi di memoria; non sorprende, inoltre, che la perdita di sonno possa causare affaticamento, stanchezza e incapacità di rimanere svegli durante il giorno.
Il sonno è infine estremamente importante per il nostro funzionamento emotivo e per il nostro benessere psicoaffettivo. Quando non si riposa bene è abbastanza comune avere delle alterazioni emotive e sperimentare irritabilità, ansia e un senso di tensione; è come se il nostro cervello compensasse la mancanza di sonno rendendoci più reattivi.
In alcuni casi, a seguito di una notte insonne, certe persone avvertono un tono dell’umore più depresso.
Sembra quindi che, durante il sonno si attivino dei processi di regolazione delle nostre funzioni fisiche, emotive e mentali e che, se la qualità del sonno è alterata, in qualche modo si alterino anche questi processi.
Insonnia: cosa é?
L’insonnia è caratterizzata dalla difficoltà di addormentamento, da risvegli notturni frequenti, da risveglio anticipato al mattino o, più spesso, da una combinazione di queste difficoltà di sonno presenti con una frequenza di tre o più notti la settimana. (Coradeschi, Devoto, 2012).
Si stima che un terzo della popolazione adulta riferisce transitori problemi di insonnia e che una percentuale compresa tra il 10 e il 15% ne soffre in forma cronica. La prevalenza è maggiore nelle donne rispetto agli uomini e raggiunge il 20% negli individui con più di 60 anni.
Malgrado gli ingenti costi individuali e sociali dell’insonnia cronica, i dati indicano che meno della metà degli individui che ne soffrono ricorrono ad uno psicologo clinico esperto nel trattamento di questo disturbo.
Coloro che richiedono aiuto per problemi di insonnia vengono abitualmente indirizzati ad una terapia farmacologica, in genere a base di benzodiazepine, sebbene il loro utilizzo sia indicato solo per le insonnie acute o transitorie.
I farmaci ipnotici sono controindicati nel trattamento delle insonnie persistenti perché generalmente diventano inefficaci necessitando un incremento di dosaggio o il passaggio ad un altro tipo di ipnotico.
Spesso, possono creare problemi di dipendenza e portare a fenomeni di abuso e la loro sospensione può determinare disturbi che portano alla riacutizzazione dell’insonnia.
Efficacia della Terapia Cognitivo-Comportamentale nel trattamento dell’insonnia
Numerosi studi condotti negli ultimi venticinque anni hanno dimostrato l’efficacia della Terapia Cognitivo-Comportamentale nel trattamento dell’insonnia tanto che è considerata al momento l’intervento di prima scelta per questo disturbo.
Il problema però, è che ad oggi non è praticata in maniera così diffusa.
Sono state considerate varie ragioni che possono spiegare tale fenomeno: la rappresentazione dell’insonnia da parte dei pazienti come una caratteristica individuale, quindi sostanzialmente immodificabile e a cui adattarsi, la mancanza di conoscenza personale sulle diverse opzioni terapeutiche, le scarse conoscenze specialistiche e disponibilità di tempo da parte dei clinici.
Il trattamento Cognitivo-Comportamentale del disturbo si basa su un intervento psicologico multicomponenziale in cui si combinano varie tecniche: il controllo degli stimoli, la restrizione del sonno, l’igiene del sonno, le tecniche di rilassamento e la terapia cognitiva.
Il trattamento cognitivo-comportamentale dell’insonnia dura solitamente dalle sei alle dieci settimane stimando un incontro a cadenza settimanale.
Dr.ssa Chiara Frassoni